Per raggiungere un obiettivo, un team ha bisogno di una strategia e di un piano per implementare la strategia. Non importa quanto sia formale. Tuttavia, anche il piano migliore potrebbe fallire se non consente la flessibilità di fronte ad un ambiente che cambia, ad imprevisti e ai vari bisogni dei membri del team.
Peak Performance, il gioco di apprendimento esperienziale di Catalyst, simula una spedizione sul monte Everest per insegnare ai team come creare dei piani che devono essere adattati per funzionare efficacemente in caso ci siano dei cambiamenti nella situazione.
Pianificare per gli imprevisti
Anche se l’ambiente aziendale e una scalata in montagna sembrerebbero due realtà completamente diverse, molti dei modi in cui i team devono collaborare per avere successo in entrambi i contesti sono gli stessi.
Nell'alpinismo molti aspetti di un piano sono fissi, mentre alcuni aspetti devono essere flessibili. Le condizioni meteorologiche possono cambiare in un attimo, i clienti che sembrano avere molta esperienza e una buona forma fisica potrebbero avere problemi con l’altitudine. Praticando degli scenari ipotetici molto prima di cominciare la spedizione, gli scalatori possono prepararsi per gli imprevisti.
“Abbiamo raggiunto quella montagna con un grande piano, un piano raffinato.” Ha raccontato David Finlay Breashears, uno scalatore americano, nella Leadership Lessons from Survivors, 2006.
“Un buon piano ti rende agile, non ti lascia bloccato. Il nostro ci ha dato delle opzioni... dei margini per giostrarci.”
Anche nel mondo degli affari è indispensabile essere flessibili per poter modificare le regole e i requisiti in base ai cambiamenti lungo la strada. Se i team diventano troppo fiscali in un piano, non saranno in grado di rispondere in modo efficace ai cambiamenti nell’ambiente aziendale. Prendendo in considerazione dei possibili scenari, i team possono prepararsi ad affrontare dei possibili imprevisti considerando gli ostacoli e le soluzioni per semplificare il processo di problem solving e rendere visibili i progressi.
Pianificare con equilibrio
Negli affari, come nelle scalate, è imperativo identificare i passi necessari per fare dei progressi. Stabilire le azioni misurabili e le pietre miliari basate sul tempo, è la chiave per il successo di qualsiasi progetto. Fissarsi sui dettagli può intralciare l’azione richiesta di fronte a dei problemi imprevisti, mettendo così un freno al morale del team e rallentando il raggiungimento dell’obiettivo.
Ci vanno mesi, a volte anni di preparazione per scalare l’Everest. Bisogna selezionare le persone con le abilità e le conoscenze giuste, gli scalatori devono essere preparati fisicamente, bisogna completare un piano finanziario, recuperare e trasportare gli equipaggiamenti necessari e bisogna creare dei piani e degli itinerari di spedizione basati su delle ricerche accurate. Poi, una volta sulla montagna, i cambiamenti delle condizioni metereologiche, gli infortuni, la perdita o rottura dell’attrezzatura, tra le altre possibili difficoltà, possono mandare tutti i piani all’aria. Il team deve unirsi per poter superare queste difficoltà, comunicare efficacemente, rimanere calmi e positivi e risolvere i problemi per modificare il piano originale in modo da poter affrontare meglio tutti i cambiamenti.
“Abbiamo dovuto scalare secondo i piani della montagna, non i nostri” ha dichiarato Breashears.
In un contesto aziendale, i cambiamenti mettono raramente in gioco le vite umane, ma presentano comunque una minaccia per il successo finale dell'obiettivo generale di un team.
Peak Performance è un’attività divertente e coinvolgente che mette i partecipanti in una situazione in cui devono pianificare e comunicare efficacemente, ma allo stesso rimanere flessibili e considerare i cambiamenti e gli imprevisti che potrebbero ostacolare il piano. Lascerà i partecipanti consapevoli dell’importanza di una pianificazione flessibile per ottenere il successo.